Giovanni Testori

Periodico

L’inarrestabile «scandalo» del Cristiano

Prendendo spunto da alcune inchieste che, più o meno, avevano quale centro la seguente domanda: «Le è mai capitato di vivere l’esperienza di una potenza che la trascenda, la chiami Dio o no?», Sabino Acquaviva ha pubblicato, pochi giorni or sono, su questa pagina, un’«opinione» che avvicinava con molta lucidità il disagio e, talvolta, la […]

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Perché un credente non deve scandalizzarsi

VENEZIA — Franco Zeffirelli ha lasciato la Mostra del cinema indignato per i commenti negativi della critica al suo «Giovane Toscanini» (che è stato però accolto con molti applausi dal pubblico), «A Venezia non ci torno», ha detto ieri il regista lasciando il Lido. Oggi la Mostra è in mano allo scomodo Scorsese: dopo le

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Ma Cl non «fa» soltanto politica

Adesso che il Meeting ’89 ha chiuso la sua grande, stratificatissima e combattutissima vicenda di popolo, d’un popolo composto soprattutto di giovani e giovanissimi, a chi, come lo scrivente, è accaduto esserne parte, proprio per risarcire ciò che quell’avvenimento è stato nella realtà, sembra giusto stendere una nota. Ho letto, lungo tutti questi giorni, buona

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Sul lago con Dio Travestito da destino

In silenzio, lucidissima e feroce, mantenendo riflessi che dall’inferno si lasciano schiantare da quelli che giungono, poi, dalle lontananze del Paradiso, è arrivato il coltello, il rasoio, anzi, che manda all’aria, con le sue novanta pagine, la ridicola, presuntuosa panzana dell’euforia vitalistica della narrativa di casa nostra. I serviti non han molto da attendere. Pur

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In difesa della Bestia

Raramente ci è accaduto d’assistere a un’esibizione di mancanza di freni e di controlli pari a quella di cui la cultura laica ha dato prova in occasione del Meeting organizzato, a Rimini, dal Movimento Popolare, al titolo: «Parsifal, la Bestia e Superman». Un ministro è persin giunto a evocare per la figura-simbolo previlegiata dai ciellini,

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Se l’uomo è catena di se stesso

GIULIANO GRAMIGNA Annales All’insegna del pesce d’oro pagine 76, lire 10.000 Dovrebbe, il titolo della raccolta, venir letto (o corretto) chiedendo soccorso alla chiusa dell’«Oggetto ipnotico» che, neppure a farlo apposta, risulta la prima poesia della serie titolata: «Glosse ai testi»: il che, tra l’altro, legittima totalmente la richiesta del soccorso. Tale chiusa dice: «la

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La monaca Rosvita e la notte del teatro

Parte della stessa prestigiosa collana («I libri della spiga»), rilegata nella stessa carta azzurrina, contenuta entro un uguale cofanetto, quel cofanetto che, l’anno scorso, aveva tentato di chiudere in sé gli urli, le …, le difese, le profanazioni e le bestemmie che s’erano alzate dal Convento di Marianna di Leyva, l’iperfamosa Monaca di Monza, esce,

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Il canto e la spada della vita

Natale, oggi? Natale, in una società così improvvida di sé, del proprio presente e del proprio futuro, anche se sembra non preoccuparsi d’altro? Letto secondo le proposizioni di ricca, idiota allegria, d’indifferenza al duro, affamato, strangolato, talvolta addirittura impossibilitato esistere altrui, alle preposizioni d’egoistica pseudo felicità, di prestabilita illibertaria libertà, che son proprie a tale

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La verità non è mai serva

È probabile che il veder tutto sotto specie politica serva, in prima istanza, a distogliere da noi le responsabilità che, in ogni avvenimento, appena avessimo il coraggio di leggere dentro la nostra coscienza, sentiremmo d’avere. Sul terribile attentato del rapito Napoli-Milano, i mezzi di comunicazione si sono scatenati nei due filoni che sembrano esser diventato

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Viaggio dentro lo «scandalo» Artaud

Su Antonin Artaud par sempre che sia stato detto e scritto tutto. Ma, proprio a quel punto, nella sua vita, nella sua opera e nella sua irraggiungibile e non scalfibile mitologia, vediamo aprirsi, scricchiolando, una nuova ferita e, in lei, un pertugio che, piano, piano, si trasforma in lunghissima caverna, la quale rimette tutto in

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