C’è in pittura, fra le tante, una particolare categoria di eletti, uomini insomma che hanno circolante nel loro sangue e in esso trionfante più il senso del colore pittorico che non il senso delle immagini pittoriche. Se questa categoria c’è, Ajmone, non credo per mia sola designazione, ma per fatalità di nature, v’appartiene: direi anzi […]
Comincio con un episodio. Parlando, circa un anno fa, con alcuni amici pittori appena tornati dall’aver visto la veneziana «Mostra dei musei», indimenticabile mostra davvero, avanzai il pensiero di considerare il S. Sebastiano della Cà d’oro, che a quella mostra era appunto esposto, come uno dei pezzi più alti e più importanti di pittura. Quegli
Materia ed ancora altre cose Read More »
È probabile che al centro di molta pittura nuova ci sia un fermento dialettico: figurativamente, questo fermento potrebbe essere rinvenuto nella tematica che si stabilisce fra esigenze della forma e esigenze del colore. Se si tien conto dell’errore storico, meglio, di rapporto storico che ha formulato il Novecento, come del resto la metafisica, consistito nel
Una dialettica della nuova pittura Read More »
Ricordo che queste «Premesse», di cui si pubblicano i pezzi che più direttamente riguardano le arti figurative, me li portò a leggere Morlotti un giorno di guerra, a Sormano, dove appunto risiedevo: ricordo che assieme li leggemmo in quel grande stanzone, alto sulle bellissime prealpi lombarde, che era allora il mio studio. Che io le
Piccola storia: due manifesti Read More »
Avviare un discorso sulla pittura di Carrà , oggi che la recente mostra di Brera ce ne ha offerto un memorabile panorama, parrebbe cosa facile ed agevole, sennonché, dovendo riferirci alle prime notizie, ci si imbatte in una inevitabile collocazione del pittore in quel confuso e confusionario inizio di secolo, che resta ancora, nonostante tutti gli
Considerazioni sulla mostra di Carrà a Brera Read More »
La posizione di Manzù nella nostra arte moderna è ormai risolta in termini ben chiari e precisi, al di là di ogni polemica, di ogni corrente, entro l’ambito d’una sofferta adesione al proprio intimo travaglio: e nomi se ne son fatti a dichiararne la partenza e il cammino, oggi però siam forse giunti a un
«corre e urla con la testa sul cielo» Scipione resterà certo, nella pittura del dopoguerra, il caso più singolare e affascinante; mai s’è visto artista abbandonarsi con così urgente sfogo all’ispirazione nel momento creativo, e mai, quindi, si sono avuti risultati così immediati e profondi. Pesano ancora sulla sua pittura troppe definizioni letterarie (in gran
C’è un personaggio di Kaiser che, ad un certo punto, con uno di quei gesti congestionati, così particolari del teatro espressionista, grida: «Noi anziché vivere, veniamo vissuti. Ma ora basta!» Potrebbe essere questa un’esclamazione riassuntiva, lo slogan della protesta espressionista e, tenuto conto della fine che lo stesso personaggio va cercando sulle assi del palcoscenico,
Un libro sull’Espressionismo Read More »
Caro Guttuso, scrivo a te come al solo che direttamente conosco fra gli amici romani che hanno esposto in quest’inizio di primavera qua, a Milano, presso la Galleria Santo Spirito, e perché di tutti loro sei sempre stato il più impegnato a intervenire con le parole. Puoi pensare con quanto interesse e quanta attesa ho
Lettera a Guttuso Read More »
Il disegno rappresenta certo per ogni artista la misura dei suoi sforzi, la trascrizione più immediata e tangibile della sua parabola: in fatti la discussione col soggetto ritrova qui una miracolosa chiarezza, restituita com’è, fin nelle minime flessioni, nei più riposti movimenti, per cui proprio sul disegno andremo a leggere la storia dell’opera già fatta,
Disegni di “Manzù” e di “Guttuso” Read More »
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