È invalso da tempo l’errato criterio di giudicare l’architettura da un punto di vista semplicemente e meramente commerciale: ci si affanna per trovare il «nuovo», l’«economico», il «razionale», ecc. ecc., ma si è perso di vista l’architettura, che è anch’essa arte, e va quindi giudicata con gli stessi criteri con cui si giudicano, poniamo, la […]
Architettura di Gio Ponti Read More »
Nota a Tamburi – Con Guttuso espone da Barbaroux anche Tamburi. Credo che sia ora di levargli dalle spalle i nomi di Scipione Mafai, poiché ormai egli ha trovato un suo «tempo», una sua regione poetica, lontana e molto da quella dei maestri della cosiddetta scuola romana. Attorno ai paesaggi, agli oggetti che Tamburi dipinge
Andò così. L’altro giorno ritornando, stanco, nella mia vecchia casa, che da più di dieci anni non abitavo, mentre ne facevo la pulizia, passando leggero lo straccio sulle pareti e sui mobili, fui colpito dall’indicibile lucidità della tendina di raso verde che copriva lo scaffale dei miei libri: per invito naturale, mi avvicinai. La polvere
Scaffale del vagabondo Read More »
LUCE. Alta la vorrei, senza incrinature, che accecasse lo sguardo: le nuvole ritirate per timore di rimanere distrutte, vergognose di tanto splendore: che un grido lanciato rimanesse nell’aria, fosse come un sibilo il nome pronunciato e la eco la reggesse per sempre. Una rondine sfrecciando, la rigasse di nero, poi giunta al culmine rimanesse immobile,
Gabriele Mucchi è, con tutti i nomi che gli si possono richiamare, un artista genuino; influenze nella sua pittura ce ne sono, di scuole nostrane e non solo nostrane, ma egli come tutti i veri artisti, non si è mai lasciato prendere la mano da esse, piuttosto le ha sapientemente dominate e coordinate. Voglio dire
Abbiamo intenzione di iniziare una leggera ricognizione sulla pittura nostra del secolo scorso. Non vogliamo maturare i nostri giudizi, poiché tradizioni e illusioni ve ne sono per tutti; comunque crediamo che questi appunti di ordine domestico possano tenere sveglia la memoria, a modo di esercizio. Sappiamo come le teste facili abbondino in qualunque ordine e
Una recente mostra milanese di Broggini, nelle piccole (ma sempre piene di vita) sale di “Corrente”, ci ha dato l’avvio per questi appunti sulla sua scultura. Tra i giovani venuti ormai a buona fama, Broggini occupa un posto non indifferente: anzi, uno dei primi; e ciò soprattutto per la sua foga, per il suo impeto,
Lo scultore Broggini Read More »
Ha fatto bene la Galleria del “Milione”, a esporre Virgilio Guidi, e molto bene ha fatto a presentarlo con una serie di olii, acquarelli e dipinti, eseguiti in un periodo molto lungo, comprendente circa venti anni, che va dal 1922 al 1941; noi che lo conoscevamo piuttosto sommariamente, abbiamo così avuto modo di accostarcelo, di
I pensieri che vengono alla mente girando le numerose sale in cui è allestita la III mostra del Sindacato Fascista Belle Arti, sono molti, e non tutti belli; una cosa però è certa, ed è questa: che la terza sindacale è migliore delle altre (il che non è poco). E, poi, cosa dovrò dire? Dirò,
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Cantatore è nato a Ruvo, nelle Puglie, ancora giovanissimo passò a Roma, dove rimase qualche anno, nel ’12 se ne andò a Parigi, e dopo un breve soggiorno, ritornò in Italia – egli stesso ce lo ha detto – “mi feci una parola d’ordine: partire dalle cose più semplici, pensare alla pittura”. Da allora, salvo
Domenico Cantatore Read More »
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