Giovanni Testori

Intervento Orale

Che cosa pensano e che fanno gli scrittori milanesi?

Giovanni Testori – Ho intervistato, infine, uno dei nostri maggiori commediografi, Giovanni Testori, il discusso autore de «L’Arialda», che ha finito recentemente di scrivere altri due drammi. Giovanni Testori – L’«Imerio» e «Il Branda». Li pubblicherò presto. In quanto al rappresentarli se n’era parlato con Albertazzi e con Cervi, ma sino ora non c’è nulla […]

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Dio? La variabile assente

«Posta così, la domanda è astratta, buona tuttalpiù per una conversazione da caffè letterario. Perché, in realtà, non è possibile scrivere altro che Dio. Anzi, Cristo. Perché Dio-Cristo è il midollo, è ciò che sta all’interno della struttura stessa della vita. È Lui la risorsa della scrittura. Non c’è altra possibilità: questa è l’inevitabilità di

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Testori: e ai politici dico inginocchiatevi, cattivi maestri

Giovanni Testori – Vede, tutto è nato al Pio Albergo Trivulzio, luogo di deboli, anziani, emarginati. Su quelle sofferenze, politici e industriali andavano all’incasso. Ecco: abbiamo imparato a leggere le parole, ma non sappiamo più intendere i segni. Il Pio Albergo Trivulzio è il segno. Lo scandalo è lì. Tanto tempo fa il luogo simbolo

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