Verso Dio sulle ali del dolore
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<<A quest’edizione di Erodiade ho aggiunto un prologo che si fa carico di annunciare il sacrificio, e quindi di segnalare l’identità tra teatro e sacrificio. Qui dunque la metafora del teatro come luogo dell’incarnazione della verità, già contenuta nei Promessi sposi alla prova, si fa ancora più evidente, più definitiva e tragica. Il senso del
Quel grido di Erodiade Read More »
R. -È un oblio presunto. Non si può vivere fuori dal rapporto col Creatore, col Padre. Le strozzature che insorgono da questa mancanza, da questo primo offuscamento, determinano nell’uomo una sorta di perpetua insoddisfazione, in quanto tutti i gesti che compie, tutte le spinte che giustamente mette in atto per arrivare a un’esistenza umana e
Nel nome del Padre Read More »
Risposta – Per me il problema non è mai quello del pubblico, piuttosto è che le mie parole corrispondano ad un’esperienza. Mi sembra cioè che la responsabilità di un uomo sia quella di testimoniare ciò che sente. In ogni caso non penso che Il Sabato sia letto solo da cattolici, e per giunta solo di
<<Nella mia storia Amleto è stato sempre un punto di riferimento. A parte l’esistenza di un pre-Amleto arcaico, non sarà inutile ricordare che il mio <<Ambleto>> si concludeva con la promessa del Franzese di raccontarne la vicenda, di perpetuarne il ricordo. In “Post-Hamlet” il Franzese assume le vesti di Orazio, ma la vicenda subisce un
L’uomo si ribella contro il Totem Re[.] E riscoprirà il Padre Read More »
<<E poi perché ho obbedito, spiritualmente e carnalmente, al bisogno di reincontrarmi con Amleto e di cedere alle sue tentazioni ultimative e blasfeme>>. <<Sì, ma qui il punto è completamente ribaltato. Non c’è più nessuna rivolta per rovesciare la piramide del potere, anche quello di Dio. Hamlet accetta umilmente di riassumere il sacrificio di
Amleto nostro contemporaneo come una metafora di Cristo Read More »
“Sì! Certo, restano i drammi, i problemi, il dolore; ma c’è come un senso di abbandono”. “la vita storica mi pareva una galera, una prigione senza senso: solo con il “sì” ho trovato ad essa una giustificazione; né potrebbe essere altrimenti. La società contemporanea ha riempito l’uomo di cose e ha cercato di toglierli
“Vorrei ridare la gioia della vita” Read More »
<<Ma io questo non lo vorrei. L’ho scritto nel ’79, prima di certi fatti politici. Penso, spero, che la lettura vada “oltre”. Il mio libro è la difesa della vita come dono del Padre, come dono di Dio, come qualcosa che scatta e, nel momento in cui scatta, non è più soltanto degli uomini>>
Il ’68 è finito, adesso parla la speranza Read More »
<<Il fatto della nascita è sempre stato al centro del mio mondo di scrittore, sia che lo maledicessi sia che lo benedicessi. La ragione, in fondo, è semplice: nel momento in cui uno è concepito ed esiste, si gioca l’inizio di tutta la sua storia. Naturalmente dopo gli sconvolgimenti in senso religioso della mia vita,
Factum est: non uccidetelo Read More »