“La critica d’arte come creazione”
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L’anno lottesco, se non ha potuto offrirci mostre e ripetere così il grande avvenimento lagunare degli anni Cinquanta, ci ha però portato convegni, dei cui atti s’attendono le pubblicazioni, e con essi molte novità editoriali. Avremo presto tra mano la monografia dello Zampetti; mentre, presso Rusconi, è data come imminente quella del Mascherpa. Sappiamo inoltre
Nei suoi dipinti una pace che brulica Read More »
Esemplare nella sua completezza, e dunque da collocarsi tra i libri strenna di maggior qualità , è S. Benedetto, il fondatore (autori vari, Jaca Book, L. 95.000) che chiude, come meglio non si sarebbe potuto desiderare, l’anno dedicato al grande santo; della stessa casa Editrice è da rammentare anche La pittura romanica di Raymond Oursel (L.
Arte/Tutti i secoli di San Benedetto Read More »
«Per chiarire al lettore la matassa che ci sfila davanti per sale e sale, gli diremo che si tratta dei “realismi” venuti giù, più o meno (molto più che meno), dalla luce fredda, cinica, certo da pre-frizer della “pittura metafisica”… » Ma c’è anche da scoprire che gli italiani ricevono dai parigini un grande omaggio:
Spegni quel neon sulla realtà Read More »
La mostra postuma dell’artista russo-francese è un test. Folgorante e insieme umiliante. Per che cosa? Per stabilire a quali infimi gradi sia scesa la percezione, anche fisica, di che cosa in verità è la pittura. Infatti… La mostra di Nicolas De Staël, apertasi al Grand Palais, potrebbe essere un «test», folgorante e, insieme, umiliante, per
De Staël: una fiamma che veniva dall’Est Read More »
Dove va la letteratura? Credo che la domanda andrebbe corretta o convertita in quest’altra: dove va la parola? Poiché di questo si tratta. Chi abbia veramente (e non sperimentalmente) afferrata, amata, bestemmiata, ferita, piagata, distorta e strozzata la parola affinché potesse in qualche modo essere se stessa e spremere da sé ancora un grido, una
Al di là della letteratura Read More »
I cascami di una cultura egemone e «padrona», ancorché abbia amato colorarsi spesso di pretesti rivoltosi; la stessa cultura che va tentando affannosi e asfittici sunti ed anche affannate, elitarie ed improbabili «Enciclopedie» da cui (e questo lo si scrive affinché nessuno ignori a quale mai livello d’obiettività tradita essa agisca) sono state, ad esempio,
Il libro che viene dopo tutti i libri Read More »
Anche prima che fosse inventata la macchina fotografica c’era chi «smascherava i potenti» con le immagini. Un esempio è nei memorabili ritratti di Fra Galgario. Mi si prega, e questa volta non già per tener dietro alla Tivù che, come si sa, è fotografia in perenne movimento, bensì alla fotografia vera e propria che se
I paparazzi dei secoli scorsi: che splendore! Read More »
È proprio vero che, di capire, non si finisce mai. Vero e, convien aggiungere, gratificante; poiché questo non finir mai lascia intendere che ognuno di noi, per quanto sia lunga la nostra vita, avrà pur sempre spazio per capir meglio, approfondire, rivedere o, addirittura, rileggere e ricomporre fatti della storia che si credevano definitivamente acquisiti
Col pennello dipingeva l’anima Read More »
… «finse una prospettiva come d’uno spedale pieno di letta e d’infermi in varie attitudini i quali sono mendicati da Santo Rocco, e fra questi sono alcuni ignudi molto bene intesi, ed un morto in iscorto, che è bellissimo» : così il Vasari vedeva, nel 1566, il grande «telero» del Tintoretto che dal presbiterio della
E venne il Tintoretto a lacerare quel velo Read More »