Giovanni Testori

Scritti e messe in scena

Testori. Lettera ai credenti

I nostri drammatici giorni. Il Papa, i cattolici. La sua solitudine. Il più famoso e battagliero tra gli intellettuali cattolici rompe il suo lungo silenzio. È una lettera appassionante che «Il Sabato» rilancia a tutta la Chiesa italiana. Cari amici vi chiedo scusa perché con questa lettera – sempre che riteniate opportuno pubblicarla – ruberò […]

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Svegliarsi una mattina nel 2033. Il futuro, ecco il tema. Per pensare al presente

Pronunciare, oggi, la parola «futuro»; usarla; scriverla; assumerla a tema del proprio esistere, pensare ed agire; dunque porla al centro, discuterne; pare a me che, per far questo, occorra, oggi, un grado sconfinato, o di incoscienza, o di indifferenza, oppure di quella particolare, tesissima e tragica pazienza cui, anche nella presente occasione, non riesco ad

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Testori, nasce una nuova compagnia

Ogni anno, di quest’epoca, i lembi del sipario, anzi degli infiniti sipari, prendono ad aprirsi; ma già prima, i teatri, più o meno stabili e stabilizzati, più o meno assistenzialmente sostenitori e sostenuti, han dato, quasi tutti, le loro notizie; i programmi si ostendono così, a dimostrare un attivismo che, spesso, la stagione, nel suo

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Restano i bavagli e sono quelli veri

Si parla qui, di teatro, e si parla avendo avuto, nel nostro lungo e sussultante cammino, un caso di vero e proprio linciaggio censorio e moralistico, che arrivò fino all’affissione, sulle mura della città, di sequele di manifesti invitanti, senza mezze misure, a «cacciar via da Milano» le nefandezze della povera, disperata Arialda (1961). Bollati

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Il mondo cambiato da una croce

Con questa nuova Lettera apostolica Giovanni Paolo II è sceso nel cuore dell’uomo, toccandone il centro tribolato e sofferente, ed è giunto là, dove, da quei triboli e da quelle sofferenze, s’alza l’antica domanda di Giobbe: «perché?» V’è sceso con la certezza e, insieme, con la comprensione tremante e infinita che gli viene dall’aver aderito

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Cristo e il samurai. La straordinaria storia di Kei Mitsuuchi arrivato dal Giappone sino ai piedi della croce

Chi intendesse spiegare, coi metri corretti della critica, ma altresì con quelli più rigorosi e complessi della storia dell’arte, un avvenimento e, dunque, una presenza com’è quella di Kei Mitsuuchi all’interno della cultura europea, rimarrebbe, più che deluso, arrovellato dentro una serie di domande, forse, di spine e di ferite, sortir dalle quali non gli

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