In Periodico

<<A quest’edizione di Erodiade ho aggiunto un prologo che si fa carico di annunciare il sacrificio, e quindi di segnalare l’identità tra teatro e sacrificio. Qui dunque la metafora del teatro come luogo dell’incarnazione della verità, già contenuta nei Promessi sposi alla prova, si fa ancora più evidente, più definitiva e tragica. Il senso del

«Ma posso dire che mi ero già avvicinato all’”Amleto” attraverso una sceneggiatura cinematografica mai pubblicata e che forse un giorno pubblicherò e che segna un primo accostamento, un primo stravolgimento di questo testo che per me resta fondamentale, ed è, con ogni certezza, l0’evento, non teatrale, della cultura, della storia dell’uomo che, dopo i testi

R. -È un oblio presunto. Non si può vivere fuori dal rapporto col Creatore, col Padre. Le strozzature che insorgono da questa mancanza, da questo primo offuscamento, determinano nell’uomo una sorta di perpetua insoddisfazione, in quanto tutti i gesti che compie, tutte le spinte che giustamente mette in atto per arrivare a un’esistenza umana e

Risposta – Per me il problema non è mai quello del pubblico, piuttosto è che le mie parole corrispondano ad un’esperienza. Mi sembra cioè che la responsabilità di un uomo sia quella di testimoniare ciò che sente. In ogni caso non penso che Il Sabato sia letto solo da cattolici, e per giunta solo di

<<Nella mia storia Amleto è stato sempre un punto di riferimento. A parte l’esistenza di un pre-Amleto arcaico, non sarà inutile ricordare che il mio <<Ambleto>> si concludeva con la promessa del Franzese di raccontarne la vicenda, di perpetuarne il ricordo. In “Post-Hamlet” il Franzese assume le vesti di Orazio, ma la vicenda subisce un

<<E poi perché ho obbedito, spiritualmente e carnalmente, al bisogno di reincontrarmi con Amleto e di cedere alle sue tentazioni ultimative e blasfeme>>.   <<Sì, ma qui il punto è completamente ribaltato. Non c’è più nessuna rivolta per rovesciare la piramide del potere, anche quello di Dio. Hamlet accetta umilmente di riassumere il sacrificio di

Giovanni Testori – La ricerca della ragione prima ed ultima della vita. Una ricerca che là assumeva, per la prima volta nella mia opera, accenti cupi, disperati; quegli accenti che hanno continuato a crescere fino all’esplosione tragica della Trilogia. Sa, non credo che un uomo possa percorrere veramente l’inferno e se poi gli è dato

A colloquio con Giovanni Testori sui “libri della speranza”  La scoperta del senso della nascita    Le librerie sono inondate di volumi di ogni specie, ma dov’è l’uomo fra migliaia, milioni di pagine scritte? Il credente, ma anche chiunque è assetato di speranza, il giovane cerca un senso alla vita, prova disagio gettando lo sguardo