«Ma chi è che non dice più “ti amo”? Soltanto i cretini o gli impotenti non lo dicono più. Io “ti amo” lo dico, lo scrivo, lo soffro. Le parole d’amore sono sempre state parole falso-vere, dipende da chi le usa. Le persone che non le dicono oggi e che non le dicevano sul serio […]
Domanda a tre scrittori «Usate il verbo amare?» Read More »
G.T. – Ma non è detto. G.T. – A me sembra che negli ultimi anni siano stati emessi dei giudizi che non sono motivati da una conoscenza, ma da una sorta di potere e di isteria. G.T. – Io credo di aver capito che c’è stato un momento in cui questa che lei chiama cultura
Senza Mistero l’uomo è numero Read More »
Giovanni Testori – Ho giocato in casa. I miei genitori sono nati tra Lecco e Como. I luoghi della mia vita sono stati Novate, dove vivo, Monza, il Lambro. Ho la cultura figurativa del ‘600 lombardo, che ho studiato. Questo incontro, insomma non poteva non accadere. G.T. – È impossibile per me scrivere di teatro
“Con i promessi sposi ecco il teatro-verità” Read More »
Giovanni Testori – Ciò che m’ha sempre impressionato in Erodiade è il suo essere un personaggio, una donna che patisce nella propria carne il disagio, la pena, il dolore di essere a metà fra la religione da cui proviene, quella del Dio astratto (o forse diremmo oggi quella della morte di Dio) e la proposizione
Maledetta lei, con due padri Read More »
Testori: Perché se Superman e Parsifal sono figure simboliche, la Bestia, della triade proposta, è l’unico termine reale, l’unica figura che incarna una realtà, la realtà concreta, fisiologica dell’uomo. Ed è proprio questa realtà ad essere oggi gravemente minacciata. Lo continuo a ripetere, più di ogni altra cosa mi spaventano le astrazioni ideologiche, economiche, scientifiche,
Non è poi così Bestia Read More »
Giovanni Testori – Perché allora sentivo che quelle figure erano vive, sono vive, appartengono all’uomo, alla sua storia, alla sua coscienza. E in essi sentivo anche il coagularsi di tre momenti della mia esperienza, il mio cammino progressivo fino alla sfida ultima. Allora li ho presi. Li ho presi come si prende un personaggio vivente,
Testori, una parola per il teatro Read More »
Risposta – Ho in cantiere due lavori: uno s’intitolerà Macbet (si scrive volutamente in una forma italiana); l’altro Edipo a Novate. Macbet è un’opera scritta in una lingua inventata, una specie di vetero-italiano destinata a continuare il discorso intrapreso nell’Ambleto. Il personaggio principale della vicenda è la cattiva coscienza dell’uomo. Il racconto si mantiene a
Giovanni Testori – Io non odio la donna, ma la nascita che ha origine da lì, dal suo ventre. In Macbetto le ho affidato, forse per la prima volta nel teatro, un ruolo totale. È la Ledi che officia la messa, l’uomo è solo l’ostia. È lei che lo costringe alla smania del potere, è
Testori: L’artista non fa politica Read More »
Giovanni Testori – Mi hanno accusato, dice, di pormi al di fuori della Storia, di non tener conto dell’emancipazione cosciente dell’uomo attraverso la Storia. Ma io vivo, noi viviamo, a mio parere, un preciso momento storico, che è quello della fine delle ideologie. Le ideologie hanno dimostrato la loro incapacità a tenere, a realizzare quella
Non sono fuori dalla Storia Read More »
«Buon giorno, prego, avanti, avanti» «La morte di quella ragazza, Julia, un fatto atroce». «Questi delitti sono segni, allarmi in forma di orride macchie e croste di sangue della mancanza di ogni senso e d’ogni valore che è il titolo e il connotato ormai primario della vita di oggi e che forma quello che può
Troppi delitti? Siamo più idioti che colpevoli Read More »
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